Arriva “Eccezionale Veramente”, il talent con in palio un contratto tv per i comici

La7 lancia “Eccezionale Veramente”, il talent show per comici in onda per dodici puntate in prima serata dallo scorso giovedì 17 marzo 2016.

Arriva "Eccezionale Veramente", il talent con in palio un contratto tv per i comici

Tutto parte da un’idea di Gabriele Cirilli, conduttore del programma, e prodotto dalla Colorado Film. Il programma vedrà in giuria Diego Abatantuono, Selvaggia Lucarelli e Paolo Ruffini, accompagnati, di settimana in settimana, da un quarto giurato, ospite speciale della puntata. Il vincitore di Eccezionale Veramente otterrà un contratto del valore di 100.000 euro proprio con la Colorado Film.

Durante le dodici puntate si esibiranno ben 160 comici, che avranno la possibilità di ”esibirsi davanti all’Italia intera”, dice Gabriele Cirilli, padrone di casa di Eccezionale Veramente. Il meccanismo del gioco è il seguente: in ciascuna manche si sfideranno due comici. Ciascun comico avrà a disposizione tre minuti per convincere i giudici di meritare un posto in finale. I giudici possono interrompere dopo il primo minuto. Se uno dei tre giurati interrompe, non succede nulla e l’esibizione prosegue; se interrompono in due, l’esibizione si ferma; con tre no, vi è l’eliminazione. Se solo uno dei tre giudici dice sì, diventa fondamentale il giudizio del quarto giudice, ovvero l’ospite d’onore che, puntata dopo puntata, fornirà il suo apporto decidendo chi, tra i comici bocciati, merita comunque di andare in finale.

Per quanto riguarda il quarto giudice, gli ospiti già annunciati saranno: Dario Fo, Gabriele Salvatores, Renato Pozzetto, Massimo Boldi, Raul Cremona, Oscar Farinetti e Gianni Rivera.

L’obiettivo del programma è trovare il ”vincitore che domani ritroveremo in qualche contesto importante”, dice Paolo Ruffini. Intanto, però, i telespettatori potranno gioire dei battibecchi che ci saranno tra i tre giudici, scaturiti da una visione diversa della comicità: Selvaggia Lucarelli, infatti, tiene a precisare che ”per la prima volta si dà un giudizio molto severo e tecnico sul meccanismo che porta alla comicità e nulla più della comicità, che è qualcosa di soggettivo.