Vallanzasca -gli angeli del male: recensione

Vallanzasca -gli angeli del male: recensione

A cinque anni dal fortunatissimo Romanzo Criminale, Michele Placido torna a dirigere una storia dedicata ad un malvivente che ha scritto pagine cupe della storia italiana, Renato Vallanzasca, conosciuto anche come il cosiddetto Boss della Comasina.
Placido si cimenta così per la seconda volta nel crime thriller, un genere che in Italia risulta essere molto ostico: ma nel complesso il lavoro risulta essere del tutto soddisfacente, a partire dalla sceneggiatura scritta a quattro mani con Kim Rossi Stuart (che è anche il protagonista della pellicola).

“Vallanzasca – Gli angeli del male” alla Mostra del Cinema di Venezia

"Vallanzasca - Gli angeli del male" alla Mostra del Cinema di Venezia

Presentato due giorni fa fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, dopo tanta attesa e accompagnato da varie polemiche, il film di Michele Placido “Vallanzasca – Gli angeli del male”.

La pellicola racconta la vita di Renato Vallanzasca, condannato a quattro ergastoli, sottoforma di un lungo flashback, durante il quale il protagonista ripercorre la sua esistenza, dall’infanzia fino all’ingresso nella banda della Comasina. Il ruolo del protagonista è affidato a Kim Rossi Stuart che aveva già lavorato con Placido in “Romanzo Criminale” e nel film con lui anche Filippo Timi, Moritz Bleibtreu, Valeria Solarino, Paz Vega e Francesco Scianna.

Il romanzo criminale di Vallanzasca secondo Michele Placido

Il romanzo criminale di Vallanzasca secondo Michele Placido

Eravamo rimasti a Freddo, Dandi, Libanese & co, esponenti della mala anni 70/80 in quel di Roma. Loro, la Banda della Magliana, immortalati in uno dei film italiani più belli degli ultimi dieci anni, una roba da far invidia ad Hollywood in quanto a ricostruzione storica e sceneggiatura(un sentito grazie va al romanzo di Di Cataldo).

Così Michele Placido, regista del successo di “Romanzo Criminale“, ci riprova e stavolta con il più famigerato bandito italiano: Renato Vallanzasca, il nemico pubblico numero uno delle forze dell’ordine durante gli anni di piombo. Il “bel Renè“, come viene soprannominato, ha seminato il terrore nell’Italia settentrionale (e non solo) a capo della “Banda della Comasina“. Dietro il suo nome una tristemente nota scia di sangue e dolore.