Ballarò anticipazioni puntata stasera 2 luglio 2013

Ballarò anticipazioni puntata stasera 2 luglio 2013

Ballarò ancora non va in vacanza e stasera torna puntuale su Rai 3 con una nuova puntata che vedrà come sempre molti ospiti e numerosi temi “scottanti” da mettere sul piatto.

E così ecco che il sito ufficiale del programma condotto da Giovanni Floris viene anticipato quello che sarà l’argomento principale della serata: “Mentre i partiti si chiedono se conviene, o no, sostenere il governo Letta l’esecutivo decide su tasse, pensioni e lavoro. Riforme profonde o semplici rinvii?“.


Ancora una volta dunque Ballarò analizzerà lo scenario politico ed economico dell’Italia in un momento tra i più tesi della storia degli ultimi sessant’anni. Tasse sempre più alte, disoccupazione giovanile alle stelle, famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese. E grande confusione politica, con i partiti divisi e gli elettori che ormai non credono più a niente. Cosa fare per uscire da una crisi che, almeno per il momento, non sembra conoscere soluzione? Insieme ai suoi ospiti, Giovanni Floris cercherà di discutere proprio di questo.

Tra gli ospiti di stasera di Ballarò ci saranno il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Enrico Giovannini, il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, il presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia Debora Serracchiani del Pd, l’europarlamentare Lara Comi del Pdl. E ancora, il magistrato Piercamillo Davigo, il vice-direttore de il Giornale Salvatore Tramontano e il presidente della Ipsos Nando Pagnoncelli.

Una puntata caldissima, insomma, come sempre sono le puntate di Ballarò visto che gli animi in studio si accendono spesso e volentieri nonostante la moderazione di Giovanni Floris. In apertura il programma di approfondimento politico-economico di Rai 3 lascerà spazio come sempre alla copertina satirica di Maurizio Crozza, uno dei punti fi forza di un programma che, nonostante sia per ovvie ragioni destinato ad un pubblico di nicchia, riesce a mettere insieme sempre grandi ascolti che spesso sfiorano (e a volte l’hanno anche superata) la soglia dei quattro milioni.