Burlesque: recensione

Burlesque: recensione

Ormai il Burlesque fa parte del nostro tempo, entrando di prepotenza negli usi e costumi di molte donne che lo praticano al pari di un’attività sportiva.
Ebbene, il film rappresenta ciò che Dita Von Teese ha lanciato come moda e che molte artiste, da Madonna in poi hanno rappresentato nei loro spettacoli, fino s sdoganarlo completamente ad usanza di tutti.
Diciamo che il film è più un collage di video musicali anzichè un vero e proprio musical; non è sicuramente al pari di Chicago ma un film che in realtà non ha una trama ma porta in scena le evoluzioni canore ed artistiche di Christina Aguilera e Cher, nient’altro di più.



Già il burlesque in sè è una parodia della sensualità, rappresentando uno scimmiottamento di uno spogliarello che in realtà piace più alle donne che agli uomini perchè non è volgare ma è una ridicolizzazione dell’erotismo.
Non per niente attrae donne solitamente dalle forme generose, spesso nemmeno al punto giusto, perchè è psicologicamente accettabile; ogni donna normale, con cellulite e grasso crede che costringersi all’interno di un corpetto strettissimo la renda sensuale, ma in realtà è solo una parodia di se stessa.
E questo è il film, a parte che le fisicità delle attrici ben si discostano dalle donne comuni, una pellicola ricca di paillettes, boa di struzzo, reggicalze e corpetti ma che sembrano più appartenere al corredo di Barbie più che a delle donne che dovrebbero far girare la tasta agli uomini.
Pellicola quindi del tutto insipida come l’attività che rappresenta, che non è nè carne nè pesce e che non dà un brivido di emozioni, non eccita e non diverte.
Sicuramente è più sensuale il balletto delle veline di Striscia la Notizia sullo sacchetto della canzone della Aguilera (che si è aggiudicata un Golden Globe) che le movenze delle attrici sul palcoscenico, lontanissimo dalla sensualità e l’erotismo di Dirty del video di qualche anno fa dell’Aguilera.
Pellicola mediocre tanto com’è il burlesque, che si spera che tra qualche anno sparisca, perchè non se ne può più di vedere donne che sembrano venute dalla danza degli ippopotami di Fantasia della Disney in corsetto e reggicalze.