“Ti presento un amico”

 "Ti presento un amico"

Marco Ferretti è un attraente manager italiano che lavora a Londra in una grande multinazionale di cosmetici.
Mollato dalla fidanzata e trasferito a Milano, Marco si trova a dover affrontare un nuovo incarico che, per quanto ben pagato, lo mette nella difficile posizione di dover licenziare numerose persone della sua ditta; allo stesso tempo quattro donne più o meno nevrotiche s’insinuano prepotentemente nella sua vita, causandogli equivoci e complicazioni a non finire, dato che Marco, nonostante i suoi trentasette anni, quando si tratta di rapportarsi con l’altro sesso, ha la stessa maturità di un adolescente….

“Avatar”: anello di congiunzione fra passato e futuro del cinema

"Avatar": anello di congiunzione fra passato e futuro del cinema

Partiamo da un presupposto: ci deve pur essere una ragione se Steven Spielberg, Peter Jackson e Steven Soderbergh hanno fatto visita al quartier generale di James Cameron e sono rimasti a bocca aperta, tant’è che i primi due utilizzeranno la stessa tecnologia 3d per la trasposizione cinematografica del cartone francese “Tin Tin“.

Avatar” dunque come punto di rottura con il cinema tradizionale ma nel segno della continuità, data dal soggetto non proprio originale ma non per questo ben articolato. Mettendo per un attimo da parte la svolta ipertecnologica del film, siamo di fronte ad una storia d’amore nel bel mezzo dello scontro tra due civiltà(ed un rimando all’epico “Balla coi lupi” è d’obbligo), in cui l’eroe, in tutta la sua fragilità, è chiamato ad una scelta.

“Triage”: il conflitto bosniaco raccontato dal regista premio Oscar Danis Tanovic

"Triage": il conflitto bosniaco raccontato dal regista premio Oscar Danis Tanovic

Ad aprire il Festival del Cinema di Roma del 2009 ci ha pensato Danis Tanovic, il regista bosniaco di “No Man’s Land“, con “Triage“, film d’accusa nei confronti della guerra che sviscera quelli che sono gli scheletri nell’armadio dell’informazione durante un conflitto, in tal caso quello del Kurdistan.

Basato sul romanzo del fotoreporter Scott Anderson, il film ruota intorno al dramma di Mark Walsh(Colin Farrell), fotoreporter di guerra, di ritorno a casa dopo un pericoloso servizio in Kurdistan senza il suo amico e collega con cui era partito, di cui cela il segreto che sta dietro la sua scomparsa. Ferito ed incapace di comunicare al mondo esterno l’orrore di cui è stato spettatore, cercherà di tornare a stento alla routine quotidiana, aiutato dalle cure amorevoli della moglie(Paz Vega).

Una vita tranquilla

Una vita tranquilla

Il nuovo film di Claudio Cupellini ci presenta la figura del ristoratore Rosario Russo, un cinquantenne italiano emigrato in Germania, dove ha aperto un piccolo albergo-risotrante, che gestisce insieme alla moglie tedesca Renate, dalla quale ha avuto un figlio: Mathias.
La sua vita scorre tranquilla finché alla sua porta non si presentano due ragazzi italiani: Eduardo, figlio di uno dei più potenti camorristi d’Italia, e Diego, che è molto più legato a Rosario di quanto non voglia far credere al suo amico.
Rosario, che quando viveva in Italia era conosciuto come Antonio De Martino, era un ferocissimo killer mafioso, e in un attimo si ritrova a dover fare i conti col proprio passato, dal quale era convinto di essere fuggito per sempre.

La guerra degli dei- trama e scheda

La guerra degli dei- trama e scheda

La guerra degli Dei è un film di Tarsem Singh del 2011, lo stesso regista dice che è stato realizzato con lo stile di un quadro del rinascimento definendolo “Caravaggio che incontra Fight Club”.
La trama narra la storia di Teseo, un bastardo fedele alla madre, che guida i suoi uomini in una battaglia contro il male che vedrà gli dei affiancare gli uomini contro demoni e titani che sperano di ripristinare il loro potere.

Buried – recensione

Buried - recensione

Edgar Allan Poe è stato ossessionato tutta la vita dalla paura di essere sepolto vivo e nei suoi racconti ne ha sempre parlato come un lucido incubo, che a tratti diventa quasi grottesco, un modo forse per esorcizzarlo, o per viverlo in prima persona, descrivendolo in modo maniacale, fino a non riuscire a distinguere più il narratore dal protagnista del racconto.
Un modo catartico per palesare la paura della morte, l’horror vacui, l’oblio dell’anima che si disintegra e si perde nel cosmo infinito; o l’angoscia esistenziale dell’attimo prima della morte stessa, in cui ognuno si ritrova ad affrontare tutta la propria esistenza e la paura dell’assoluto e dell’irrazionale.
La catalessi, malattia di cui soffriva l’autore, era la sua condanna: il dover affrontare consapevolmente la sua paura di essere sepolto vivo in qualsiasi momento senza preavviso, poichè le scoperte mediche del periodo non erano ancora tali per discernere la catalessi dalla morte.

Tuta d’acciaio e belle donne:”Iron Man 2″ in dvd

Tuta d'acciaio e belle donne:"Iron Man 2" in dvd

Siamo nel 2008. 585 milioni di dollari incassati con “Iron Man” spediscono Robert Downey jr. nell’Olimpo di Hollywood dopo anni in chiaroscuro trascorsi fra alcool, tossicodipendenza e foto segnaletiche. Il bel Robert passa dalle comparsate di Ally McBeal alla pipa di Sherlock Holmesnel reboot dal sapore cool di Guy Ritchie.

Quest’anno è stata la volta del sequel tanto atteso. Ecco di nuovo il magnate delle armi Tony Stark, rampollo dal sex appeal ineguagliabile, che confessa al mondo di essere Iron Man. Povero Tony, non regge lo stress, e allora giù con alcool e belle donne(autobiografia dell’attore?). Ma i pericoli sono in agguato e hanno le fruste laser di Whiplash(il redivivo Mickey Rourke) o i vestiti succinti e sexy di Natasha Romanoff, alias la Vedova Nera(Scarlett Johansson). Se poi ci si mette anche l’odioso industriale Hammer interpretato da Sam Rockwell, allora sono guai.