Un sequel per Blade Runner

Un sequel per Blade Runner

Ormai ad Hollywood è diventata una pandemia quella dei sequel e ancora una volta ci domandiamo se siano davvero necessari e se ci sia stata una fuga di cervelli dalle major, che non riescono più a trovare uno sceneggiatore ed un autore nemmeno a pagarlo oro, o se proprio non ci sia più niente di nuovo da inventare e che ormai abbiamo visto tutto ciò che c’era da vedere.
Ebbene, l’ultimo sequel in ordine di tempo è Blade Runner di Ridley Scott, che personalmente riteniamo un capolavoro e che rifarlo sarebbe come cercare di rifare la Gioconda; secondo Rutger Hauer, ricordiamo che nel film era il mitico Roy Batty, l’unico regista in grado di affrontare una sfida di questo tipo e raccogliere la pesante eredità lasciata da Ridley Scott, potrebbe essere il regista di Inception, Christopher Nolan.



Però il buon Rutger Hauer, dall’alto della sua saggezza ci dice anche che: “Come descrivereste un diamante? Non penso dovreste più toccarlo“, questo per sposare la teoria che un capolavoro non si deve e non si può rifare.
E chi sarà più i grado di dire con la stessa intensità ” Io ne ho… viste cose che voi umani non potreste immaginarvi…Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione…E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser…
E tutti quei… momenti andranno perduti nel tempo…Come… lacrime… nella pioggia…È tempo… di morire…
“, la frase più famosa della storia del cinema?
Per tutta la stima che proviamo per Nolan, gli consigliamo di lasciar perdere.