Vieni Via con Me: anticipazioni ultima puntata

Vieni Via con Me: anticipazioni ultima puntata

Anche in questa ultima puntata di Vieni Via con Me in onda questa sera su Rai Tre in prima serata, Saviano e Fazio analizzeranno la condizione attuale del nostro paese sempre sottoforma di elenco.
Visto il successo delle precedenti puntate, in cui si sono alternati sul palco politici come Bersani, Fini, Maroni e letterati come Fruttero e Camilleri (solo per citarne alcuni), anche in quest’ultima puntata ci saranno ospiti che sicuramente faranno discutere e riflettere.

Vieni via con me: riassunto della terza puntata

Vieni via con me: riassunto della terza puntata

Ieri sera su Rai Tre è andata in onda la terza, seguitissima puntata di Vieni Via con me condotta da Fabio Fazio e che ha visto in apertura il grande scrittore Andrea Camilleri che ha letto un testo molto ironico sul perchè con la cultura si può mangiare.
Questo è un argomento molto caro al programma, in quanto Fazio aveva già trattato nelle scorse puntate l’argomento inerente ai tagli che vengono effettuati per ridurre i fondi del settore culturale.
Come ospite che si è alternato sul palco dopo Camilleri, c’è stato Corrado Guzzanti che ha letto un testo molto divertente composto da un elenco di battute che non avrebbero aiutato la trasmissione.

Vieni via con me, confronto tra Bersani e Fini

Vieni via con me, confronto tra Bersani e Fini

Dopo il grande successo della puntata d’esordio di Vieni via con me di lunedì scorso, ieri è andata in onda la seconda che ha visto protagonisti Bersani e Fini.
La puntata si è aperta con un monologo di Roberto Saviano dedicato alla mafia del Nord e di come si riunissero in una sala a Milano (ripresa da telecamere nascoste) per decidere i ruoli all’interno dell’organizzazione.
Poi è stata la volta di Luciano Ligabue che ha cantato Buonanotte all’Italia dopo aver letto i pensieri di Demir e Suzana Sufali, due persone sbarcate sulle coste pugliesi dopo un viaggio della speranza.
Il momento più atteso della serata è stato quando sono arrivati i due politici ad elencare i valori della destra e della sinistra; il primo è stato Bersani che ha letto quelli che sono i baluardi della sinistra, qui di seguito i passaggi più importanti del suo discorso: “La sinistra è l’idea che se guardi il mondo con gli occhi dei più deboli puoi fare davvero un mondo migliore per tutti. L’Italia ha la più bella Costituzione del mondo, la si difende ogni giorno. Il 25 aprile si fa festa“.
Poi ha continuato dicendo: “Nessuno può stare bene da solo. Stai bene se anche gli altri stanno un po’ bene. Se pochi hanno troppo e troppi hanno poco l’economia non gira perchè l’ingiustizia fa male all’economia, ci vuole un mercato che funzioni senza monopoli, corporazioni e posizioni di dominio ma ci sono beni che non si possono affidare al mercato: la salute, l’istruzione, la sicurezza“.
Bersani ha poi parlato del lavoro, “non è tutto ma questo può dirlo chi il lavoro ce l’ha. Il lavoro è la dignità di una persona, sempre. E soprattutto quando hai 30 anni e hai paura di passare la vita in panchina. Ma chiamare flessibilità una vita precaria è un insulto e allora un’ora di lavoro precaria non può costare meno di un’ora di lavoro stabile“.