C’è posta per te vince contro Ti lascio una canzone: gli ascolti tv

C'è posta per te vince contro Ti lascio una canzone: gli ascolti tv

Come da pronostico, C’è posta per te vince contro Ti lascio una canzone, programma condotto da Antonella Clerici su Rai 1.

In molti alla vigilia se lo aspettavano: la conduttrice Maria De Filippi (che appunto è al timone di C’è posta per te da sempre) non ha mai perso contro il programma concorrente della Rai.

Il successo di “Benvenuti al Sud”

Il successo di "Benvenuti al Sud"

La prima impressione che si ricava dalla visione di “Giù al Nord” è quella di un film il cui soggetto è a dir poco perfetto per l’Italia. Deve aver pensato la stessa cosa il regista Luca Miniero che, giocando d’anticipo, ha realizzato la versione maccheronica della pellicola francese campione di incassi oltralpe. Un’idea geniale, quasi machiavellica in termini di ritorni economici.

“Benvenuti al Sud” infatti è in cima al box office, ha sbaragliato la concorrenza dell’evento dell’anno “Inception”. Un successo di pubblico straordinario. Merito del soggetto, un’idea di per se semplice: accentuare quelli che sono gli stereotipi e i pregiudizi esistenti fra cittadini di regioni diverse. Tradotto in italiano significa rispolverare l’eterno duello fra Nord e Sud, fra “polentoni” e “terroni”. Stavolta niente De Sica/Boldi, ma un cast azzeccato che vede da una parte il milanese Alberto(Claudio Bisio) e dall’altra il napoletano Mattia(Alessandro Siani). In mezzo comprimari di lusso come l’irresistibile Angela Finocchiaro e il caratterista Nando Paone, il “poker d’ossi” di “Bomber”.

Benvenuti al Sud, recensione

Benvenuti al Sud, recensione

Oggi esce nei cinema italiani Benvenuti al Sud diretto da Luca Miniero e rifacimento del film francese Giù al Nord di Dany Boon.
Da sempre la comicità italiana si basa sull’ enfatizzazione dei pregiudizi tra nord e sud e del divario che esiste tra queste due diverse realtà e questo film ne è l’esempio attuale.
Un’ impiegato delle poste di Usmate ( piccola cittadina lombarda ) viene trasferito per punizione ( si è spacciato per disabile con l’intento di conquistare un posto ambitissimo a Milano ) a Castellabate nel cuore della regione campana.
Un vero e proprio incubo per lui padano convinto che di Napoli sa solo tre cose: che fa caldo, la camorra è dappertutto e il dialetto è come una lingua indecifrabile.
Su questo presupposto e sulle incomprensioni linguistiche si basa il film creando delle sequenze molto esilaranti; ad esempio l’impiegato Bisio sulla Salerno Reggio Calabria con addosso il giubbotto antiproiettile fa molto ridere.