Drive Hangry 3D, recensione

Drive Hangry 3D, recensione

Drive Angry 3D è un grande giocattolo, dato ad esempio dall’uso volutamente esagerato e ultracamp del 3D, per rendere ancora di più superflui degli elementi, che poco hanno a che vedere con la trama del film, ma che lo rendono in qualche modo un gadget ipertrofico e spettacolarizzato.
Così come Piranha 3D di Alexandre Aja e Grindhouse – a prova di morte di Quentin Tarantino, anche Drive Angry 3D è una pellicola che omaggia un genere a modo suo, ma Lussier non ha lo stesso intento di Tarantino e sa benissimo che non potrà mai esserlo.



Essendo così un film che cita altri film di genere, ma a differenza di Tarantino, non usa i B movie degli anni Settanta per ricrearne le ambientazioni e la pellicola sgranata, per poi amalgamarli e strutturarli al contesto e generando un capolavoro alla Grindhouse; Lussier, in realtà ci prova ma il risultato risulta una cafonata in cui si palesano elementi tratti da film come Fast And Furious o Shoot ‘Em Up, che però in realtà non hanno un uso diegetico nei confronti della trama in sè.
Il film in realtà non risulta molto funzionale e sembra che i suoi obiettivi non vengano centrati perchè danno l’idea di un collage di immagini e dove la grana grossa della pellicola è troppo meccanica e troppo marcata.
Il personaggio più credibile di tutto il film è quello interpretato da William Fichtner, che sbeffeggia e omaggia allo stesso tempo il rassomigliante Christopher Walken; Nicolas Cage e Amber Heard,invece, non sono convincenti perchè lui non sembra essere molto convinto e lei che dovrebbe sprizzare sernsualità da tutti i pori, è un po’ sprovvista di una carica erotica convincente, nonostante la sua indubbia bellezza.