David Tennant e il disastro aereo del Manchester United

David Tennant e il disastro aereo del Manchester United

Presto verrà realizzato un biopic sulla tragedia che colpì il Manchester United il 6 febbraio del 1958, quando il volo 609 della British European Airways, si schiantò al suolo al suo terzo tentativo di decollo all’aeroporto di Monaco di Baviera, uccidendo 8 giocatori della primavera del Man UTD e tre dipendenti dello staff della squadra.
David Tennant, ex Dottor Who, sarà uno degli interpreti della pellicola e impersonerà il coach Jimmy Martin, tra gli altri ci saranno, Jack O’Connell nei panni di Bobby Charlton, il più giovane dei Busby Babes che sopravvisse al disastro aereo e Sam Claflin che sarà Duncan Edwards, che morì 15 giorni dopo l’incidente.
Il regista sarà James Strong che dirigerà la pellicola scritta da Chris Chibnal e prodotta da Julia Stannard per la BBC Films.



David Tennant intanto è stato assoldato nel cast di The Hobbit 3D che è appena partito con le riprese in Nuova Zelanda e sarà anche al fianco di Colin Farrell in Fright Night.
United, il biopic sul Manchester racconterà dettagliatamente come si sono svolti i fatti descrivendo la vera storia dei Busby Babes, i giovani giocatori del Manchester allenati dal famosissimo Matt Busby (da qui il nome Busby babes) che vinsero la English league ma che terminarono presto la carriera per colpa del disastro aereo che ha segnato molto i tifosi dei Red Devils (l’orologio fuori dall’Old Trafford è fermo alle tre e dieci e sopra vi è una targa con scritto la data dello schianto).
Questo incidente avvenne poco prima che giunse al Manchester United il giocatore più forte di tutti i tempi e prsonaggio molto carismatico, George Best che si è spento nel 2005 per un’infezione epatica.
Molto bello il film a lui dedicato, Best, del 2002 diretto da Mary McGuckian con John Lynch nei panni del calciatore Patsy Kensit nel ruolo di sua moglie, assolutamente imperdibile se amate il calcio e se conoscete Georgie Best.
Altrimenti, se non lo conoscete, vi immamorerete di questo mitico giocatore, che ha segnato una generazione e ha dettato moda negli anni Sessanta (era chiamato il quinto Beatles), davvero, da vedere.